Speakers
Gianni Pinnizzotto
DirettoreStart
1 Novembre 2017 - 0:00
End
5 Novembre 2017 - 0:00
WORKSHOP – REPORTAGE FOTOGRAFICO GRAFFITI
“TOUR IN SICILIA”
Dal 1° al 5 Novembre 2017
Direzione Artistica e Docenza: Gianni Pinnizzotto
“L’Italia senza la Sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna. È in Sicilia che si trova la chiave di tutto. La purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole scambievolezza delle tinte, l’unità armonica del cielo col mare e del mare con la terra… chi li ha visti una sola volta, li possederà per tutta la vita.”
(Goethe)
Tra il ‘700 e l’800 importanti poeti e scrittori hanno descritto le varie forme di bellezza che la Sicilia ha sempre saputo offrire. L’armonia tra terra, cielo e mare fanno di questa isola un’isola indiscutibilmente affascinante. Il clima mite e soleggiato permette di sfruttare le sue splendide e variegate spiagge fino ai primi di novembre. Ma quando questo non è possibile sono la storia, la cultura e il buon cibo insieme all’accoglienza calorosa e unica dei suoi abitanti a rendere questa grande isola una destinazione ideale 12 mesi l’anno.
In questo workshop/viaggio siciliano vivremo una grande emozione ammirando la Valle dei Templi di Agrigento che racchiude uno dei più grandi tesori dell’architettura greca. Saremo stupefatti dalla visione delle Saline di Trapani dove le strutture create secoli fa per la lavorazione del sale si sono fuse armoniosamente con il paesaggio naturale per dare vita ad un ambiente unico e profondamente suggestivo.
Sarà molto interessante l’incontro con un pastore locale di Caltabellotta e il suo gregge; ci avvicineremo al mondo della pastorizia con i suoi racconti ma anche vivendo insieme a lui alcuni degli aspetti quotidiani legati a questa attività.
Tutti i luoghi che visiteremo sono ricchi di monumenti e testimonianze dei tanti popoli che hanno lasciato le loro impronte. A Ribera in particolare sarà interessante ascoltare dal vivo i racconti degli anziani abitanti e tra le stradine sarà possibile sentire il profumo del pane e dei dolci tipici tradizionali. E per gustarli caldi non ci resta che intraprendere questa nuova avventura in vostra compagnia.
Come in tutti i viaggi Graffiti anche questo unirà la visita dei luoghi più belli e il contatto con la realtà locale per offrire l’opportunità di realizzare, con la guida del Direttore Gianni Pinnizzotto e grazie anche alle sue lezioni itineranti, un buon reportage di viaggio.
ATTREZZATURA FOTOGRAFICA CONSIGLIATA:
Uno/Due corpi macchina, obiettivi medio-grandangolare,
normale e teleobiettivo o due zoom che coprano le medesime focali,
cavalletto per chi ne è già in possesso (da utilizzare solo in alcuni casi).
PROGRAMMA:
1° Giorno – mercoledì 1 novembre: Roma – Palermo – Saline di Trapani e Paceco – Erice
Partenza da Roma FCO con il volo delle ore 6:55. Arrivo all’aeroporto di Palermo alle ore 8:05. Ritiro delle auto a noleggio e proseguimento per le Saline di Trapani e Paceco.
Ma prima di iniziare il tour siciliano è d’obbligo fare visita ad una famosa pasticceria palermitana del centro di Palermo per una prima colazione indimenticabile.
Proseguimento per le Saline di Trapani e Paceco. Sono una riserva naturale regionale della Sicilia istituita nel 1995. Si estendono per quasi 1000 ettari nel territorio dei comuni di Trapani e Paceco. La riserva, all’interno della quale si esercita l’antica attività di estrazione del sale, è una importante zona umida che offre riparo a numerose specie di uccelli migratori. È gestita dal WWF Italia.
Sonio di origine fenicia; il geografo arabo al-Idrīsī documenta la presenza delle saline già nel periodo della dominazione normanna in Sicilia. Sotto il regno di Federico di Svevia fu istituito il monopolio di Stato sulla produzione del sale, che si protrasse fino alla dominazione angioina. Furono in seguito gli aragonesi a sancire il ritorno alla proprietà privata, ma fu sotto la corona spagnola che l’attività di produzione del sale raggiunse la sua acme, trasformando il porto di Trapani nel più importante centro europeo di commercio del prezioso elemento.
Le saline da Trapani si estesero fino alle isole dello Stagnone.
Restano i caratteristici mulini a vento, utilizzati nel tempo, per una duplice funzione: alcuni per la macinazione del sale, altri per il pompaggio dell’acqua salata da una vasca all’altra.
Dopo l’istituzione della Riserva, avvenuta con decreto dell’Assessore al territorio e ambiente della Regione siciliana n. 257 dell’11 maggio 1995, e il suo affidamento in gestione al WWF Italia si è assistito ad un nuovo rilancio delle attività produttive e della lavorazione del sale da parte della Sosalt, il principale produttore, con l’approvazione di interventi di restauro e recupero degli impianti abbandonati.
Il sale marino trapanese è oggi inserito nell’elenco dei Prodotti agroalimentari tradizionali siciliani riconosciuti dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, che nell’aprile 2011 ha riconosciuto l’IGP con la denominazione “Sale marino di Trapani”.
Proseguimento per Erice. Trasferimento all’Hotel Helimo o similare (verificare l’Hotel che un tempo era la tonnara di Bonagia a 13 Km da Erice).
Visita di Erice, un sito di una bellezza indimenticabile caratterizza questa antica città fenicia e greca, arroccata a 751 m di altezza sul monte che porta lo stesso nome, coronato da un altopiano di forma triangolare a terrazza sul mare. Difesa da bastioni e mura, la città è un labirinto di stradine acciottolate e di varchi così stretti da permettere il passaggio di una sola persona. Le case, serrate le une alle altre, hanno graziosi e curati cortili interni, difesi e protetti dalla vista dei passanti in modo che la vita familiare si svolga nella più completa intimità.
Erice ha due volti: quello solare e luminoso delle calde giornate estive, quando la luce inonda le stradine e stupendi panorami si aprono sulla vallata e sul mare, e quello delle giornate invernali quando, avvolta nelle nuvole, la cittadina sembra ricongiungersi alle sue radici mitiche e dona al viaggiatore la sensazione di essere giunto in un luogo fuori dal tempo e dalla realtà.
Rientro in hotel. Cena libera. Pernottamento.
2° giorno – giovedì 2 novembre: Erice – Scopello – Segesta – Sciacca – Caltabellotta
All’alba breve passeggiata tra le stradine di Erice; poi colazione in hotel e partenza per Scopello per la visita della Tonnara.
La tonnara di Scopello è una delle più importanti e antiche di tutta la Sicilia; fu edificata non prima del XIII secolo e notevolmente ampliata dalla famiglia Sanclemente nel corso dei secoli XV e del XVI. Fu messa all’asta nel 1874 dall’intendenza di finanza di Trapani e acquisita per conto di otto comproprietari, con i 2/8 della tonnara alla famiglia Florio. Gli eredi di questi acquirenti ne sono ancora oggi i proprietari.
Di grande importanza economica per gli abitanti del luogo, la tonnara è stata attiva fino ai primi decenni della seconda metà del XX secolo.
Proseguimento per Segesta per la visita del Parco Archeologico.
Segesta fu una delle principali città degli Elimi, un popolo di cultura e tradizione peninsulare che secondo la tradizione antica, proveniva da Troia. La città, fortemente ellenizzata per aspetto e cultura, raggiunse un ruolo di primo piano tra i centri siciliani e nel bacino del Mediterraneo, fino al punto di coinvolgere nella sua secolare ostilità con Selinunte anche Atene e Cartagine.
Già famosa per i suoi due monumenti principali, il tempio dorico e il teatro, Segesta vive ora una nuova stagione di scoperte, dovute a scavi scientifici che mirano a restituire un’immagine complessiva della città.
Al di fuori delle cinte murarie, lungo le antiche vie di accesso alla città, si trovano due importanti luoghi sacri: il tempio di tipo dorico (430-420 a.C.) e il santuario di Contrada Mango (VI-V sec. a.C). Fuori le mura è stata anche individuata una necropoli ellenistica.
L’urbanistica di Segesta è ancora in corso di indagine: sono segnalati alcuni probabili tracciati viari, l’area dell’agorà e alcune abitazioni. Sull’acropoli Nord, dove si trova il teatro, sono visibili i resti più recenti di Segesta: il castello, la moschea e la chiesa fondata nel 1442 su un terreno pluristratificato.
Proseguimento per Sciacca, situata a forma di anfiteatro sul mare a mezzogiorno della Sicilia, di fronte all’isola di Pantelleria e Tunisi, a metà strada tra le rovine di Selinunte, Eraclea Minoa, e Agrigento.
Città marinara, turistica e termale, ricca di monumenti e chiese, è il comune più popoloso della provincia dopo il capoluogo. E’ nota fra l’altro per il suo storico carnevale e per la sua ceramica.
La città si affaccia al mare unicamente dal lato meridionale tramite un lungo sperone (detto Coda di Volpe ) della rupe bianca di Cammordino. Ad est s’innalza il monte Kronio alto 386 metri, alle cui falde scaturiscono, per un percorso di circa sei chilometri, le famose acque termali; anche a nord la cittadina è protetta dalla collina calcarea di San Calogero (o Monte Kronio), noto per la sua enorme basilica sul punto più alto della collina, per le sue stufe dalle proprietà terapeutiche e per le sue grotte; ad ovest il paesaggio si interrompe nel Capo San Marco, rinominato per la sua bellissima spiaggia, che dà le spalle alle coste africane. Attraversano il terreno saccense i fiumi Verdura e Foce di Mezzo .
Proseguimento per Caltabellotta. Cena libera. Pernottamento nell’Hotel Sotto le Stelle.
3° giorno – venerdì 3 novembre: Caltabellotta
Dopo la colazione incontro con un giovane pastore di Caltabellotta.
La pastorizia è un mestiere duro, segnato da fatiche ininterrotte, da orari impossibili, da forti preoccupazione per la salute degli animali e da poche soddisfazioni economiche. Ma la vita in libertà è autentica e bella. Il pastore, infatti, vive in mezzo agli animali che ama, se non fosse così non si preoccuperebbe per loro, e comprende bene la natura e le sue problematiche. Ecco quindi un mestiere realmente ecosostenibile.
Un pascolo che nutre e che ci concede il miglior latte da formaggio e quindi il miglior formaggio. Ma senza il rispetto della natura anche il pascolo può essere danneggiato o addirittura distrutto. Ecco allora che i pastori non hanno solo il compito di alimentare gli animali a loro affidati, ma anche quello di salvaguardare la natura.
Tutto ciò è a beneficio della montagna e dell’uomo, non solo del pastore. E il beneficio maggiore è proprio il risultato della trasformazione del latte. Un formaggio sano, se la natura è sana, un formaggio sano e buono perché deriva da animali sani, un formaggio buono perché il pastore e il malgaro sanno rispettare la natura.
Sarà possibile accompagnare il pastore durante il pascolo, durante tutte le fasi della sua attività giornaliera, assistere alla mungitura e alla lavorazione del latte.
Pranzo a base di prodotti tipici locali, frutto della pastorizia.
Pomeriggio, passeggiata per Caltabellotta. Cena libera. Pernottamento.
4° giorno – sabato 4 novembre: Caltabellotta – Ribera – Valle dei Templi (AG) – Caltabellotta
Al mattino, visita del Castello di Poggio Diana.
Con le jeep raggiungeremo, a pochi chilometri dal centro abitato, le rovine del trecentesco Castello di Poggio Diana costituite da una torre cilindrica merlata e da una torre quadrata. Il castello era stato edificato per volere di Guglielmo Peralta e successivamente fu di proprietà dei Conti di Luna. Grazie alla sua favorevole posizione, esso domina le gole del Lupo, scavate dal fiume Verdura.
Proseguimento per Ribera. Visita della città. È la città natale di Francesco Crispi ed è conosciuta anche come la Città delle Arance. Ha avuto il riconoscimento di Città Slow, entrando a far parte della rete internazionale delle città del buon vivere. Dal punto di vista culturale e paesaggistico, la città ha molto da offrire ai possibili ai visitatori. I principali monumenti sono gli edifici sacri e civili fra cui: la casa natale di Francesco Crispi e la settecentesca Chiesa Madre.
Pranzo libero. Proseguimento per la valle Dei templi di Agrigento. Visita guidata di quest’area archeologica della Sicilia caratterizzata dall’eccezionale stato di conservazione e da una serie di importanti templi dorici del periodo ellenico. Dal 1997 l’intera zona è stata inserita nella lista dei patrimoni dell’umanità redatta dall’UNESCO. Il parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi, con i suoi 1300 ettari, è il sito archeologico più grande del mondo.
Rientro in Hotel. Cena libera. Pernottamento.
5° giorno – domenica 5 novembre: Caltabellotta – Palermo – Roma
Al mattino partenza per Palermo. Sosta in città con passeggiata per le vie centrale del capoluogo siciliano. La lunga storia della città e il succedersi di numerose civiltà e popoli le hanno regalato un notevole patrimonio artistico e architettonico. Numerosi edifici, tra chiese e palazzi, sono riconosciuti monumenti nazionali italiani.
Pranzo libero. Consegna delle auto in aeroporto alle ore 16:00. Rientro a Roma con il volo delle ore 17:40 con arrivo a Roma FCO alle ore 18:55.
NB: Il programma potrebbe variare in base alla situazione che troveremo nei luoghi da visitare.
QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE SOCI GRAFFITI:
€ 890,00 (minimo 8 partecipanti)
(Per tutti i partecipanti non Soci + € 50,00 per la quota associativa annuale).
La quota comprende:
Docenza – Workshop Fotografico a cura di Gianni Pinnizzotto.
Volo A/R in classe economica
Assicurazione basica baglio e medico sanitaria
Noleggio auto
Il tour
Pernottamento in Hotel con prima colazione (sistemazione in camera doppia)
Pranzo il quarto giorno
Ingressi ai siti archeologici
Visita guidata a Ribera
Attestato di partecipazione al workshop
Una lezione di analisi critica con il Direttore Gianni Pinnizzotto
La quota NON comprende:
Pranzi e cene dove non indicato nella quota comprende
Benzina da dividere tra tutti i partecipanti
Diritti foto nei musei e siti archeologici
Mance ed eventuali extra
Tutto ciò che non è indicato ne la quota comprende.
COME ISCRIVERSI:
ACCONTO di Euro 300,00 entro il 16/10/2017
SALDO entro il 23/10/2017
CONTATTI: info@graffitiscuola.it – Tel 06/45439313 – 349/7664985