Uscita Fotografica: 1° Maggio LA FESTA DEI SERPARI - COCULLO

Uscita Fotografica 1° Maggio 2024: LA FESTA DEI SERPARI - COCULLO

Speakers

Michele Megna
Collaboratore

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MERCOLEDI 1 MAGGIO 2024 ORE 07.00/14.00

LA FESTA DEI SERPARI – COCULLO
CHE CI AZZECCANO I SERPENTI CON I SANTI?”

 

Organizzazione: Associazione Graffiti aps

Guida: Michele Megna

Attrezzatura fotografica: Corpo macchina, grandangolare, piccolo tele-macro o zoom da kit

Cosa portare: scarpe comode, pranzo al sacco, acqua

Contributo richiesto: SOCI GRAFFITI 2024 euro 15,00 – NON SOCI euro 20,00

Numero minimo di partecipanti: 10 persone

 

N.B. È obbligatorio confermare la partecipazione inviando una mail entro e non oltre il 29 aprile a info@graffitiscuola.it indicando nome, cognome e numero di cellulare per ricevere il modulo di partecipazione.

 

Eppure una volta all’anno (il 1 maggio) in Abruzzo, in provincia de L’Aquila, gli abitanti di Cocullo festeggiano il loro santo patrono San Domenico Abate Benedettino ricoprendo la statua di serpenti che lungo il percorso della processione si attorcigliano e si aggrappano alla testa, alle spalle, alle braccia, al bastone.

La storia si perde nell’antichità quando nella zona della Marsica le antiche popolazioni veneravano Agizia, la dea dominatrice dei serpenti. La presenza poi, verso l’anno 1000, di San Domenico, segna il passaggio dal culto pagano/matriarcale al culto patriarcale/cristiano. L’Abate, già conosciuto e famoso, nel suo peregrinare a dorso di mulo nell’Italia centrale, capitò a Cocullo, lasciando come amuleti un dente che gli venne estratto  dalla bocca, ed un ferro da morso della mula con cui era arrivato. A queste reliquie, ancora oggi conservate, furono attribuite virtù benefiche.

Successivamente San Domenico divenne il protettore dei serpari, una figura molto diffusa nella cultura contadina che ispirò un personaggio di una famosa tragedia di Gabriele D’Annunzio: “La fiaccola sotto il moggio”. Così il territorio di Cocullo, grazie a San Domenico, fu ritenuto immune dal pericolo dei rettili.

Nella festa annuale del primo maggio i serpari hanno un ruolo importante, infatti nei giorni che precedono la ricorrenza battono la campagna alla ricerca di serpenti che vengono poi conservati in vasi per la processione finale, che è il momento culminante del rito, quando la statua di San Domenico viene portata fuori dalla Chiesa e percorre le strade tra suoni di campane e scoppi di mortaretti.

A questo punto entrano in azione i serpari che gettano i serpenti catturati sulla statua del Santo. La statua viene accompagnata dalla folla di fedeli fino ai limiti di una vallata per poi ritornare, nel pomeriggio, nella Chiesa. Lungo il tragitto accompagnano il corteo i serpari che portano addosso altri cervoni e bisce catturati. I serpenti, a festa finita, vengono riportati nei loro nascondigli per lo più segreti e custoditi gelosamente per la festa dell’anno successivo.

 

 

PROGRAMMA:

 

ore 07.00: Appuntamento automuniti davanti la Graffiti (Via Latina n. 515).

ore 08.30/09.00 circa: Arrivo a Cocullo e parcheggio. Briefing iniziale con la guida Michele Megna

ore 09.00/14.00: Chiesa di San Domenico. Assisteremo alla Cerimonia religiosa e ai riti di preparazione per l’inizio della processione. Seguiremo tra le ali di folla la statua di San Domenico tra i vicoli di Cocullo. Ad un orario prestabilito entreranno in azione i serpari coi loro serpenti che verranno “adagiati” sulla statua del Santo.

ore 14.00 circa: Pranzo al sacco. Fine escursione. Rientro a Roma.

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