Presentazione libro fotografico "UNUSUAL VISIONS" di Emiliano Pinnizzotto - Sabato 23 marzo 2019 ore 18

Presentazione libro fotografico "UNUSUAL VISIONS" di Emiliano Pinnizzotto Sabato 23 marzo 2019 ore 18 MACRO - Via Nizza, 138 - Roma

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Via Nizza, 138   View map

Sabato 23 marzo 2019 alle ore 18.00 

Presentazione dell’ultimo libro fotografico edito dalla

Casa Editrice Graffiti

“UNUSUAL VISIONS”

di Emiliano Pinnizzotto

presso il MACRO

Sala Lettura MACRO Asilo

Via Nizza, 138 – Roma 

Saranno presenti
Luigi Contu – Direttore dell’ANSA
Enrico Rondoni – Vicedirettore del TG5
Antonio Mazzarella –  Vicepresidente dell’Agenzia Fotogiornalistica Graffiti Press
Emiliano Pinnizzotto – l’autore

 In occasione dell’uscita del suo libro fotografico “Unusual Visions”, l’incontro con il fotoreporter Emiliano Pinnizzotto sarà un’opportunità per conoscere il lavoro documentaristico dell’autore attraverso i racconti e le immagini di 4 suoi diversi reportage che rivelano un’India insolita. I reportage presentati, alcuni dei quali premiati a livello internazionale, sono una testimonianza fotografica di realtà molto particolari e semi sconosciute al grande pubblico, ma ancora presenti nel subcontinente indiano.
Head Hunters, i Tagliatori di Teste del Nagaland, un temibile manipolo di guerrieri che ha sviluppato nei secoli il taglio rituale della testa del nemico ucciso in battaglia. Con le loro collane di bronzo, che raffigurano il numero di teste conquistate, e con i loro tatuaggi rituali, sono gli ultimi testimoni di una cultura che nei prossimi 10 anni probabilmente è destinata a scomparire. L’antica lotta tradizionale indiana, il Malla Yuddha o Kushti, caratterizzata da prese, leve e atterramenti tipici del combattimento corpo a corpo, praticata nel sacro ring di argilla “Akhara”; una lotta retaggio della classe guerriera indiana degli “Kshatrya”.  Holy Naked, la nudità dei Naga Baba, i santi uomini rinuncianti dell’India, vestiti solo di cenere, che scendono tra la gente dalle vette himalayane solo per le sacre festività indù, come l’imponente Kumbh Mela. Il reportage mette a confronto questa “santa nudità” con la chiusura, in termini di corpo e sessualità, ancora molto presente nella società indiana. Opium, la piaga dell’oppio nei villaggi di confine tra India e Birmania, dove in queste zone remote, dimenticate da entrambi i governi, senza controllo e prevenzione, un terzo degli uomini è divenuto schiavo dell’oppio.
 
Emiliano Pinnizzotto (http://www.emilianopinnizzotto.com)
Nato a Roma nel 1983, figlio d’arte, mostra fin da piccolo una propensione e una grande affinità con le immagini e le arti audiovisive, affascinato dalla fotografia, dal cinema e dalla musica. Comincia a scattare fin dai primi ricordi. Grazie ai numerosi viaggi nel mondo intrapresi con i genitori, all’età di sedici anni indirizza la sua passione fotografica verso il Reportage Sociale. Gradualmente trova così un proprio stile e linguaggio, caratterizzato soprattutto dal racconto fotografico e dal ritratto in chiave sociale, utilizzando esclusivamente la luce ambiente a disposizione, anche nelle situazioni più difficili.
Nei suoi lavori cura in maniera particolare l’aspetto antropologico e spirituale dei differenti popoli e culture – storie e personaggi incontrati nei viaggi – documentando e traducendo in immagini le tradizioni, i rituali, gli usi e i costumi che ancora conservano. Parallelamente ha sviluppato una grande passione per la fotografia di architettura.
È iscritto all’Ordine dei Giornalisti e da diversi anni collabora con la Scuola di Fotografia Graffiti come docente di fotografia, video e postproduzione. Sua la cura della grafica, l’ideazione della copertina e l’impaginazione di 17 libri fotografici pubblicati dalla Casa Editrice Graffiti. È rappresentato dall’Agenzia Fotogiornalistica Graffiti Press di Roma con la quale ha pubblicato diversi servizi su testate nazionali ed estere. Nel corso degli anni è divenuto un punto di riferimento nel settore della lavorazione delle immagini digitali per la particolare attenzione e qualità ottenute soprattutto nella trasformazione delle fotografie in bianco e nero essendo, da oltre quindici anni, anche un esperto di postproduzione sia per la Graffiti che per numerosi fotografi. Ha pubblicato le sue immagini in diversi libri fotografici editi dalla Casa Editrice Graffiti (“Roma – tra luci e ombre”, 2018; “Luce come Narrazione”, 2017; “Forma Volume Superficie Colore”, 2016; “Gioventù Negata”, 2009; “Effetti Collaterali”, 2009; “Children of the Holy Land”, 2006) ed esposto numerose mostre in Italia (Roma, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Lucca, Empoli, ecc.) e all’estero (Lima, Betlemme, Buenos Aires, Kyev, San Marino, Londra, Portland-USA, Sintra, Parigi, Sharjah – Dubai). Le sue foto sono state acquisite dal Museo di Arte Orientale di Roma, esposte presso La Feltrinelli di Napoli, Genova e Roma. Ha partecipato al Festival Internazionale dei Diritti Umani a Todi (2017) e Orvieto (2018), all’ Xposure International Photography Festival a Sharjah (Dubai). Tra le più importanti esposizioni la mostra “Unusual Visions” presso il Museo delle Civiltà di Roma “L. Pigorini” e  “Perù – tan Lejos, tan Cerca” a Lima in Perù.   Ha vinto diversi premi e riconoscimenti internazionali.

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