Mostra Fotografica: “I Grandi Maestri del Cinema Italiano” di Gianni Pinnizzotto - San Paolo, Brasile

MOSTRA FOTOGRAFICA

“I GRANDI MAESTRI DEL CINEMA ITALIANO”

di Gianni Pinnizzotto

GRAFFITI

Il 18 novembre 2014 è stata inaugurata in Brasile, presso il prestigioso MIS (Museo dell’Immagine e del Suono)

di San Paolo la mostra fotografica di Gianni Pinnizzotto

“I grandi maestri del cinema italiano”

La mostra è stata scelta dall’IIC di San Paolo per rappresentare l’Italia in occasione del Festival del Cinema Italiano in Brasile

http://www.esteri.it/MAE/IT/Sala_Stampa/ArchivioNotizie/Approfondimenti/2014/11/20141118_Brasilecinemaitaliano.html

Fotografo: Gianni Pinnizzotto

Postproduzione delle immagini: Emiliano Pinnizzotto (www.emilianopinnizzotto.com)

Copyright: Gianni Pinnizzotto/GRAFFITI PRESS

Le immagini di questo progetto fanno parte di un lavoro più ampio che il fotografo Gianni Pinnizzotto, Direttore della Graffiti, ha progettato e sta realizzando da oltre cinque anni.

L’idea nasce dall’esigenza dell’autore di raccogliere immagini dei Maestri che hanno fatto conoscere e apprezzare il cinema italiano nel mondo.

Il lavoro, sempre pensato esclusivamente in bianco e nero, è stato realizzato in parte in pellicola e in parte in digitale. La scelta del bianco e nero è legata allo stile e al linguaggio propri del fotografo ma risulta essere in linea con lo stile e il linguaggio di molti dei Maestri ritratti.

Nella maggior parte dei casi i registi sono stati fotografati nei luoghi da loro scelti, strettamente legati ai loro momenti creativi.

A parte alcune eccezioni, hanno tutti preferito farsi ritrarre nelle loro case, aprendo allo sguardo del fotografo le stanze più intime nelle quali possiamo immaginare abbiano pensato e scritto i loro capolavori.

Mario Monicelli ha voluto essere ripreso nella stanza, rigorosa ed essenziale, che si affaccia nel suo amato quartiere Monti.

Silvano Agosti, invece, ha scelto come luogo di ripresa l’Azzurro Scipioni, il suo storico cinema, per lui la vera casa. Luciano Hemmer ha preferito il Museo Borghese, accanto alla famosa statua di Paolina, in ricordo del suo studio sul Canova. Pasquale Squitieri ha privilegiato l’atmosfera della casa del Cinema di Roma. Dario Argento la sua storica, piccola bottega degli orrori: Profondo Rosso. Michele Placido il suo studio. Gli altri – Ettore Scola, Franco, Paolo e Vittorio Taviani, Carlo Lizzani, Lina Wertmuller, Giuliano Montaldo, Ruggero Deodato, Citto Maselli, Luigi Magni, Ugo Gregoretti e Pupi Avati – hanno scelto le loro case.

L’autore ha condiviso la scelta di ogni singolo regista, ha cercato di interpretare, in ogni situazione, l’atmosfera offerta dal luogo, utilizzando esclusivamente l’illuminazione presente negli ambienti sia quella naturale proveniente dalle finestre sia quella artificiale generata dai lampadari.

Il fotografo ha sempre cercato di cogliere nelle immagini i tratti distintivi della personalità di ogni maestro, scegliendo dei punti di presa particolari e includendo nelle immagini elementi caratterizzanti come ad esempio oggetti particolari legati a film realizzati, foto di famiglia o di grandi personaggi, ricordi di viaggio e premi.