Libro Fotografico "UNUSUAL VISIONS" di Emiliano Pinnizzotto - Edizione Graffiti

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Libro Fotografico “UNUSUAL VISIONS” di Emiliano Pinnizzotto

Edizione Graffiti

IL LIBRO FOTOGRAFICO
“UNUSUAL VISIONS”
HA VINTO IL PREMIO SILVER DEL MIFA 2019
(Moscow International Foto Awards)

NOTE TECNICHE LIBRO:

Titolo: “UNUSUAL VISIONS”

Photographic Copyright: Emiliano Pinnizzotto

Artistic Director – Editing: Gianni Pinnizzotto

Graphic Art Designer: Emiliano Pinnizzotto

Postproduction: Emiliano Pinnizzotto

Edizione: Graffiti 2019

Formato: 30×24

Pagine: 136

Foto: 156 a colori

ISBN: 9788899636098

Costo Euro 30,00

Unusual Visions, l’ultimo libro edito dalla Graffiti, il primo di Emiliano Pinnizzotto è un incredibile viaggio alle origini della civiltà indiana. Sorprendente perché l’autore conduce per mano i lettori alla scoperta di usi, costumi e credenze, semi sconosciuti. L’itinerario che Pinnizzotto propone, diviso in quattro capitoli diversi, è lungo percorsi poco battuti, nelle zone più impervie e inaccessibili dell’India, dove vivono tribù – come quella dei tagliatori di teste protagonista di una delle quattro sezioni del volume, – rimaste legate ad antiche usanze, preservate dal progresso e dalla globalizzazione dall’inaccessibilità della regione in cui vivono, il Nagaland.
Un altro capitolo è dedicato all’incontro con i Naga Baba, la massima espressione dell’ascetismo indiano. Uomini che decidono di lasciare ogni legame terreno per ritirarsi sull’Himalaya e condurre una esistenza informata alla introspezione. Immagini di impatto che lasciano interdetti, colpiscono. Ti offrono nuovi terreni di riflessione e conoscenza.
Il viaggio prosegue. L’occhio del fotografo, l’interesse dello studioso, conducono dentro le palestre dove si incontrano gli uomini che praticano il Malla Yudda, la tradizionale forma di lotta indiana. Portano a seguire le loro giornate di allenamento che iniziano all’alba, alle sedute di lotta su terreni appositamente preparati e considerati sacri. Ring rotondi o quadrati dove uomini muscolosi, e quasi nudi si combattono. Sorprendenti i volti di questa specie di giganti: espressioni sempre serene buone, profonde e forti. Nessuna minaccia nei loro sguardi, ma la forza dell’arte che praticano, che è ragione di vita.
E infine al confine con la Birmania, nel distretto di Mon specie di terra di nessuno, impervia e quasi irraggiungibile, crocevia per i trafficanti di droga, ecco i fumatori di oppio. In questi villaggi, racconta l’autore, un terzo della popolazione è schiava dell’oppio, il cui consumo è un rito che si vive insieme. I loro volti sono stravolti, gli sguardi assenti, allucinati, le membra rilasciate molli incapaci di reazioni.
Le immagini parlano da sole. Confuse nel fumo della droga, svelano una realtà di degrado umano, una piaga dimenticata dell’India. Qui sono le donne a lavorare e anche qui una nuova sorpresa: i loro atteggiamenti sembrano sempre sereni. Sapienti. Rassegnati.
Incontri forti, difficili pericolosi, persino. C’è da chiedersi quanto lavoro abbia richiesto entrare in sintonia e comunicazione con queste persone, nei loro luoghi, fargli accettare il tuo sguardo, le tue domande, la tua curiosità, e infine la macchina fotografica. Molti viaggi, molto studio, molto amore dietro Unusual Visions.
Dunque Unusual Visions è il racconto di una storia d’amore. Amore innanzitutto per la fotografia. Ma soprattutto amore per l’India. Lo confessa lo stesso Pinnizzotto nell’introduzione.
L’amore per la fotografia e il racconto fotografico traspare da ogni immagine. Tutte sono realizzate rigorosamente con luce ambiente. Niente flash, nessun mezzo così invasivo: solo l’occhio, l’obiettivo e la capacità di gestire il mezzo fotografico.
Infine Unusual Visions non solo è un reportage fotografico, è un libro di antropologia e di studio, un contributo alla conoscenza dell’India. È il valore aggiunto di questo volume, riconosciuto anche dal più importante museo etnografico italiano, il Museo delle Civiltà – Museo Luigi Pigorini che ne ha realizzato una mostra nel Salone delle Scienze.
BIOGRAFIA EMILIANO PINNIZZOTTO – www.emilianopinnizzotto.com
Nato a Roma nel 1983, figlio d’arte, mostra fin da piccolo una propensione e una grande affinità con le immagini e le arti audiovisive, affascinato dalla fotografia, dal cinema e dalla musica. Comincia a scattare fin dai primi ricordi. Grazie ai numerosi viaggi nel mondo intrapresi con i genitori, all’età di sedici anni indirizza la sua passione fotografica verso il Reportage Sociale. Gradualmente trova così un proprio stile e linguaggio, caratterizzato soprattutto dal racconto fotografico e dal ritratto in chiave sociale, utilizzando esclusivamente la luce ambiente a disposizione, anche nelle situazioni più difficili.
Nei suoi lavori cura in maniera particolare l’aspetto antropologico e spirituale dei differenti popoli e culture – storie e personaggi incontrati nei viaggi – documentando e traducendo in immagini le tradizioni, i rituali, gli usi e i costumi che ancora conservano. Parallelamente ha sviluppato una grande passione per la fotografia di architettura.
È iscritto all’Ordine dei Giornalisti e da diversi anni collabora con la Scuola di Fotografia Graffiti come docente di fotografia, video e postproduzione. Sua la cura della grafica, l’ideazione della copertina e l’impaginazione di 17 libri fotografici pubblicati dalla Casa Editrice Graffiti.
È rappresentato dall’Agenzia Fotogiornalistica Graffiti Press di Roma con la quale ha pubblicato diversi servizi su testate nazionali ed estere. Nel corso degli anni è divenuto un punto di riferimento nel settore della lavorazione delle immagini digitali per la particolare attenzione e qualità ottenute soprattutto nella trasformazione delle fotografie in bianco e nero essendo, da oltre quindici anni, anche un esperto di postproduzione sia per la Graffiti che per numerosi fotografi.
Ha pubblicato le sue immagini in diversi libri fotografici editi dalla Casa Editrice Graffiti (“Roma – tra luci e ombre”, 2018; “Luce come Narrazione”, 2017; “Forma Volume Superficie Colore”, 2016; “Gioventù Negata”, 2009; “Effetti Collaterali”, 2009; “Children of the Holy Land”, 2006) ed esposto numerose mostre in Italia (Roma, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Lucca, Empoli, ecc.) e all’estero (Lima, Betlemme, Buenos Aires, Kyev, San Marino, Londra, Portland-USA, Sintra, Parigi, Sharjah – Dubai). Le sue foto sono state acquisite dal Museo di Arte Orientale di Roma, esposte presso La Feltrinelli di Napoli, Genova e Roma. Ha partecipato al Festival Internazionale dei Diritti Umani a Todi (2017) e Orvieto (2018), all’ Xposure International Photography Festival a Sharjah (Dubai). Tra le più importanti esposizioni la mostra “Unusual Visions” presso il Museo delle Civiltà di Roma “L. Pigorini” e  “Perù – tan Lejos, tan Cerca” a Lima in Perù.   Ha vinto diversi premi e riconoscimenti internazionali.
 

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