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Michele Megna
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24 Maggio 2015 - 0:00
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Via Latina, 515 View mapESCURSIONE FOTOGRAFICA NATURALISTICA
Domenica 24 maggio 2015
“La Piramide Etrusca”
(O Altare Piramidale)
Località: Tuscia Etrusca (comprensorio Soriano Chia – Bomarzo)
Guida: Michele Megna
Abbigliamento consigliato: Scarpe comode e K-way (in caso di pioggia)
Attrezzatura fotografica: Corpo macchina, grandangolare, piccolo tele-macro o zoom da kit
Il luogo si presta per la sua conformazione e per la scarsa antropizzazione ad un’avventura itinerante tra il mistero, l’incredulità e l’ammirazione. Attraverseremo un canyon dove un torrente ha scavato su un banco di roccia delle buche profonde (Marmitte del Gigante).
L’ambientazione è stata utilizzata per vari film di grandi registi, tra cui Pasolini, Monicelli e Kubrik. Risalendo sul costone incontreremo una torre pentagonale Ghibellina altra circa 40 metri. Riprendendo nel canyon ci imbatteremo in insediamenti etruschi, in una chiesa medievale ed un cimitero paleo-cristiano. Poi raggiungeremo infine un manufatto rupestre destinato a rituali di divinazione etrusca, un ciclope di peperino intagliato a forma di “Mastaba Azteca”, veramente insolito in queste latitudini.
L’enorme masso (8×16 metri circa) viene chiamato “Piramide di Bomarzo” anche se in realtà è una piramide tronca, per certi versi simile a quelle dei Maya e/o Atzechi; un nome più appropriato è “altare piramidale”, qualcuno la chiama anche “sasso del predicatore” perché ricorda un pulpito. Il masso è stato sapientemente lavorato tanto da ricavarne una scalinata di 26 gradini che conducono prima a due altari intermedi affiancati e poi all’altare principale posto in cima.
Completano la struttura altre scalinate minori per un totale di circa 50 gradini. Sono inoltre presenti vari sedili e, sulla parte destra, dei canali che dovevano servire per la raccolta di liquidi versati durante i sacrifici, si notano anche varie nicchie profonde 15 cm probabilmente destinate ad accogliere strumenti rituali e di culto. La zona dove si trova la piramide è denominata “Tacchiolo” e come quella poco distante di “Santa Cecilia” è ricca di reperti ed insediamenti appartenenti al periodo etrusco ma anche protostorico. Percorrendo i sentieri che si snodano nei boschi circostanti ci si imbatte quindi anche in abitazioni rupestri scavate dentro enormi rocce megalitiche, altari e luoghi di culto, tagliate etrusche ed un cimitero paleocristiano.
Itinerario:
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Fosso Castello
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Marmitte del Gigante
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Torre Chia
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Insediamento etruschi S. Cecilia
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Piramide etrusca